Sono i prodotti alimentari potenzialmente più dannosi perché pieni di sostanze chimiche nocive.
Ecco cosa evitare, dal pesce che viene dalla Spagna al pollo dell’Olanda.
Ecco cosa evitare, dal pesce che viene dalla Spagna al pollo dell’Olanda.
Residui chimici, microtossine, metalli pesanti, inquinanti microbiologici, diossine o additivi e coloranti: sono sostanze contenute in tanti dei cibi che mangiamo, e che hanno fatto scattare il maggior numero di allarmi – in tutto 2925 – per rischi alimentari nell’ ultimo anno in Europa. Lo ricorda Coldiretti, che al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio ha presentato la lista nera dei cibi più pericolosi, scegliere il Made in Italy è una garanzia di sicurezza.
A noi consumatori non resta che ricordare di leggere le etichette, cercando – dove è indicato – prodotti italiani: il nostro è il paese più sicuro, con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,5%), che è una quota inferiore di 3,2 volte alla media UE. Certo sono ancora poche le etichette «trasparenti», ma la battaglia che il nostro Paese sta conducendo in Europa è aperta, e ha avuto successo per i prodotti caseari, Latte e formaggi: ora sapremo sempre da dove provengono.
Uova a codice “0”, aceto senza solfiti, pasta italiana a lenta essicazione e così via. Ecco come leggere le etichette di alcuni cibi, per mangiare meglio con i consigli del nutrizionista.

Tutti i prodotti incriminati, sulla base delle rilevazioni dell’ultimo rapporto del Sistema di allerta rapido europeo (RASFF), provengono infatti dall’estero: in primis dalla Turchia che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi (276), seguita dalla Cina (256) e dall’India (194), dagli Stati Uniti (176) e dalla Spagna (171). Tutti paesi con cui l’Italia commercia quotidianamente: nel 2016 sono stati importati dalla Spagna in Italia 167 milioni di chili di pesce (in aumento del 5% nel primo semestre del 2017), quasi 2 milioni i chili di pistacchi, 3 milioni di fichi secchi e 25,6 milioni di nocciole dalla Turchia.
Al primo posto nella lista dei cibi pericolosi c’è il pesce proveniente dalla Spagna, al secondo i prodotti dietetici e gli integratori degli Stati Uniti, al terzo le arachidi della Cina.
Al primo posto nella lista dei cibi pericolosi c’è il pesce proveniente dalla Spagna, al secondo i prodotti dietetici e gli integratori degli Stati Uniti, al terzo le arachidi della Cina.
Pesce dalla Spagna
Motivazione: metalli pesanti in eccesso (mercurio e cadmio)

Motivazione: metalli pesanti in eccesso (mercurio e cadmio)

Dietetici/integratori da USA
Motivazione: ingredienti e novel food non autorizzati

Motivazione: ingredienti e novel food non autorizzati

Arachidi dalla Cina
Motivazione: aflatossine oltre i limiti

Motivazione: aflatossine oltre i limiti

Peperoni dalla Turchia
Motivazione: pesticidi oltre i limiti

Motivazione: pesticidi oltre i limiti

Pistacchi dall’Iran
Motivazione: aflatossine oltre i limiti

Motivazione: aflatossine oltre i limiti

Fichi secchi dalla Turchia
Motivazione: aflatossine oltre i limiti

Motivazione: aflatossine oltre i limiti

Carni di pollo dalla Polonia
Motivazione: contaminazioni microbiologiche (salmonella)

Motivazione: contaminazioni microbiologiche (salmonella)

Nocciole dalla Turchia
Motivazione: aflatossine oltre i limiti

Motivazione: aflatossine oltre i limiti

Arachidi dagli USA
Motivazione: aflatossine oltre i limiti

Motivazione: aflatossine oltre i limiti

Pistacchi dalla Turchia
Motivazione: aflatossine oltre i limiti

Motivazione: aflatossine oltre i limiti

Peperoncino dall’India
Motivazione: aflatossine e salmonella oltre i limiti

Motivazione: aflatossine e salmonella oltre i limiti

Albicocche secche da Turchia
Motivazione: solfiti oltre i limiti

Motivazione: solfiti oltre i limiti

Noce moscata da Indonesia
Motivazione: aflatossine oltre i limiti, certificato sanitario carente

Motivazione: aflatossine oltre i limiti, certificato sanitario carente

Carni di pollo dai Paesi Bassi
Motivazione: contaminazioni microbiologiche

Motivazione: contaminazioni microbiologiche

Quindi raccomando occhio alla spesa e a quello che comprate.

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